giovedì 12 dicembre 2013

Le Mille Strade dell'Inglese

Nei miei anni di insegnamento, ho scoperto un’interessante caratteristica che accomuna l’inglese alla matematica.
Davanti alla spiegazione di formule di geometria o regole di grammatica, la reazione degli studenti più giovani è la medesima: istantanea ribellione, una smorfia sofferente sul viso e la fatidica domanda “ Ma a che serve?? Perché lo devo studiare? Non mi piace!”
Ora, se siete qui per conto dei vostri bambini, per cercare un modo diverso e divertente per imparare l’inglese o qualunque altra lingua straniera, vi rimando a questa pagina: Impara le lingue col metodo magico di Hocus e Lotus!!
Se invece siete capitati qui da pensatori indipendenti, adulti, adolescenti o come giovanissimi studenti curiosi, ciò che posso fare per voi è condividere la mia esperienza.
Non solo quella di giramondo e docente privata di lingue – a volte mi sento come un antico trovatore medievale, che va di corte in corte a cantare le sue canzoni… in inglese però! -, ma anche la mia memoria di studentessa e di fruitrice di questo fantastico idioma.

Perché studiare l’inglese?
Bella domanda. La risposta più ovvia, che subito salta alla mente, è che ormai l’inglese è una lingua universale. È richiesta sul posto di lavoro, è utile per viaggiare, la stragrande maggioranza del web è sviluppata in inglese, perfino le istruzioni di lettori dvd, mp3, iPod, iPad, smartphone e pure il robot da cucina sono scritte innanzitutto in inglese!!
Inoltre, per nostra sventura, l’italiano è una lingua – con annessa cultura – super apprezzata all’estero, amata e rispettata ma, ahimè, decisamente poco integrata nelle società straniere. Quante volte vi è capitato di aprire i suddetti manuali, senza trovare la meravigliosa sigla it?
Perciò se oggi si vuole essere considerati cittadini del mondo, almeno l’inglese bisogna saperlo sillabare.

Inglese per sopravvivere o…?
Tuttavia, se volete la mia risposta personale, non imparerei l’inglese solo per lavorare, viaggiare e sopravvivere.
Lo imparerei perché, al contrario di quanto si pensi, è una delle lingue più articolate e ricche di sfumature che ci siano al mondo.
Certo, l’abc della grammatica è di facile comprensione. Ma basta avanzare di qualche pagina, per trovare mille modi per esprimere un’azione passata, un futuro incerto, quasi sicuro o fortemente desiderato.
Grazie ad un verbo inglese si può capire l’importanza di uno sguardo, se è fisso (to stare), se è di sfuggita (to glance), se è arrabbiato (to glare), se osserva (to look at), se semplicemente guarda (to see); e potrete trovare mille altri occhi puntati su di voi.
L’inglese moderno è l’espressione di un mondo vasto e infinitamente vario.
Non troverete mai due volte lo stesso inglese, sia che parliate con un britannico del sud o con uno dalle origini gaeliche – come gli scozzesi e gli irlandesi, con i loro suoni chiusi e gutturali e la gran capacità di comunicare e ironizzare sull’esistenza umana. O che vi fermiate a discorrere con un abitante del Nuovo Mondo, dall’inglese più arcaico di quanto si pensi, oppure con una persona proveniente dalla lontana Australia.
E perché non prendere un tè in India e poi fermarsi ad ammirare Joannesburg, in Sudafrica, dove l’inglese convive da secoli con un antico dialetto olandese, l’afrikaans?
Riuscite a immaginare la miriade di storie, che ci sono dietro ogni accento, ogni cambiamento? Non è forse anche questo viaggiare?
Non ho menzionato i capolavori della letteratura anglofona, che da secoli contribuiscono in ogni dove a fare del mondo un posto più ricco. Ma non lo farò. Se siete curiosi, venite con me e insieme esploreremo queste infinite strade.


The 
London Eye

Il grande
occhio
di Londra

2 commenti:

  1. Sai come "accordare" i suoni delle parole... perché questa è musica per la mente.
    xxooxxoo EuMom orgogliosa

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    1. ... tuning the sound of the words... wow! Thanks proud EuMom!

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