Nei miei anni di insegnamento, ho scoperto un’interessante
caratteristica che accomuna l’inglese alla matematica.
Davanti alla spiegazione di formule di geometria o regole
di grammatica, la reazione degli studenti più giovani è la medesima: istantanea
ribellione, una smorfia sofferente sul viso e la fatidica domanda “ Ma a che
serve?? Perché lo devo studiare? Non mi piace!”
Ora, se siete qui per conto dei vostri bambini, per
cercare un modo diverso e divertente per imparare l’inglese o qualunque altra
lingua straniera, vi rimando a questa pagina: Impara le lingue col metodo magico di Hocus e Lotus!!
Se invece siete capitati qui da pensatori
indipendenti, adulti, adolescenti o come giovanissimi studenti curiosi, ciò che
posso fare per voi è condividere la mia esperienza.
Non solo quella di giramondo e docente privata di
lingue – a volte mi sento come un antico trovatore medievale, che va di corte
in corte a cantare le sue canzoni… in inglese però! -, ma anche la mia memoria di
studentessa e di fruitrice di questo fantastico idioma.
Perché
studiare l’inglese?
Bella domanda. La risposta più ovvia, che subito
salta alla mente, è che ormai l’inglese è una lingua universale. È richiesta
sul posto di lavoro, è utile per viaggiare, la stragrande maggioranza del web è
sviluppata in inglese, perfino le istruzioni di lettori dvd, mp3, iPod, iPad,
smartphone e pure il robot da cucina sono scritte innanzitutto in inglese!!
Inoltre, per nostra sventura, l’italiano è una
lingua – con annessa cultura – super apprezzata all’estero, amata e rispettata
ma, ahimè, decisamente poco integrata nelle società straniere. Quante volte vi
è capitato di aprire i suddetti manuali, senza trovare la meravigliosa sigla it?
Perciò se oggi si vuole essere considerati cittadini
del mondo, almeno l’inglese bisogna saperlo sillabare.
Inglese per
sopravvivere o…?
Tuttavia, se volete la mia risposta personale, non
imparerei l’inglese solo per lavorare, viaggiare e sopravvivere.
Lo imparerei perché, al contrario di quanto si
pensi, è una delle lingue più articolate e ricche di sfumature che ci siano al
mondo.
Certo, l’abc della grammatica è di facile
comprensione. Ma basta avanzare di qualche pagina, per trovare mille modi per
esprimere un’azione passata, un futuro incerto, quasi sicuro o fortemente
desiderato.
Grazie ad un verbo inglese si può capire l’importanza
di uno sguardo, se è fisso (to stare), se è di sfuggita (to glance),
se è arrabbiato (to glare), se osserva (to look at), se semplicemente
guarda (to see); e potrete trovare mille altri occhi puntati su di voi.
L’inglese moderno è l’espressione di un mondo vasto
e infinitamente vario.
Non troverete mai due volte lo stesso inglese, sia
che parliate con un britannico del sud o con uno dalle origini gaeliche – come gli
scozzesi e gli irlandesi, con i loro suoni chiusi e gutturali e la gran capacità
di comunicare e ironizzare sull’esistenza umana. O che vi fermiate a discorrere
con un abitante del Nuovo Mondo, dall’inglese più arcaico di quanto si pensi, oppure
con una persona proveniente dalla lontana Australia.
E perché non prendere un tè in India e poi fermarsi
ad ammirare Joannesburg, in Sudafrica, dove l’inglese convive da secoli con un antico
dialetto olandese, l’afrikaans?
Riuscite a immaginare la miriade di storie, che ci
sono dietro ogni accento, ogni cambiamento? Non è forse anche questo viaggiare?
Non ho menzionato i capolavori della letteratura anglofona,
che da secoli contribuiscono in ogni dove a fare del mondo un posto più ricco.
Ma non lo farò. Se siete curiosi, venite con me e insieme esploreremo queste
infinite strade.
The
London Eye
Il grande
occhio
di Londra
Sai come "accordare" i suoni delle parole... perché questa è musica per la mente.
RispondiEliminaxxooxxoo EuMom orgogliosa
... tuning the sound of the words... wow! Thanks proud EuMom!
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