mercoledì 18 dicembre 2013

Parole del Giorno. Si parte... con una buona colazione!

Questa non è una rubrica.
Perché questo non è un giornale.
È un blog.
Un blog, non essendo una pubblicazione periodica, come può dunque avere una rubrica?
Semplice: non può!
Allora come classifichiamo la voce “Parole del giorno”?
Ri-Semplice: argomento. Un argomento, di cui vorrei parlarvi, di tanto in tanto.
Da dove scaturisce cotanta materia?, chiederete voi.
Risposta: dalla colazione di ieri mattina!
Ovvero, era già da tempo che cercavo di formalizzare le mie “Parole del giorno”, ma ieri ho avuto una prima idea.
Precisazione: parole del giorno. Quale giorno? Nessuno in particolare.
Vi ricordo: non c’è periodicità, non c’è scadenza.
Quindi, il giorno, lo decido io.
O anche voi, se avete delle proposte.
Sono sempre qui, pronta ad accogliere e ascoltare!

Torniamo alla colazione. Il mio lui ha un’abitudine: usare un tovagliolo, come tovaglietta, posto sulla tovaglia.
… sembra uno scioglilingua, vero?
Sapete, sono sempre stata affascinata dalle lingue – e grazie, direte voi, per averne studiate quattordici!
Ma una delle peculiarità che amo di più, sono le similitudini fra piccoli gruppi di parole. Basta cambiare una desinenza ed ecco che una tovaglia, di cotone, di lino, ricamata (ahimè, quegli sbandieratori senesi a puntocroce… messaggio riferito a due lettori in particolare, abbiate pazienza…), del corredo, della comunione, della bisnonna… ed ecco, dicevo, che quella tovaglia si striminzisce e mi diventa una pratica e minuscola tovaglietta. Una tovaglietta di plastica, di bamboo, di carta, con sopra il menù del ristorante, con una pecora a fumetti, tutta riccioluta e morbidosa, sopra uno sfondo verde fluo che rappresenta un prato erboso. Buona per un’occasione veloce. Per un tè. Per la colazione. E, siccome il mio lui non ama macchiare la più grande e autorevole tovaglia, ma non ricorda mai dove teniamo le tovagliette, quest’ultime, in mano sua, perdono ancora dimensione, estensione e volume, nemmeno fossero capi di lana lavati a cinquanta gradi… diventano degli umili tovaglioli di carta. I nostri, quelli per la colazione. Ma ci sono anche tovaglioli di lino, di broccato, perfino di seta, della nonna, del conte, del marchese, del ristorante cinese.
Un’infinita varietà, fra tovaglie, tovagliette, tovaglioli… un’infinita varietà di tovagliato, ossia l’arsenale in tessuto, la cui funzione è ricoprire la superficie su cui si mangia.

La parola tovaglia, madre di tutti quei cuccioli tovaglioli, tovagliette e tovagliati, viene dal provenzale toalha.
Ma attenti a non confonderlo col castigliano toalla – la cui pronuncia è piuttosto simile - … se ne chiederete una a un ristorante di Madrid, vi porteranno un asciugamano!! Piuttosto non abbiate paura di chiedere un nuovo mantel. Non vi prenderanno mica per matti, pensando che abbiate voglia di imitare Superman nel loro bel ristorante a cinque stelle. Vi porteranno proprio una tovaglia pulita.
Labirintiche, queste lingue, non trovate?

Ordunque, posso accettare il consiglio che ad alcuni verrà spontaneo offrire: ma perché la mattina, spettinata e insonnolita, non ti limiti a pensare a caffellatte e biscotti?

Avreste ragione. Ma il mio cervello va così, galoppando fra un’associazione e l’altra. Mentre inzuppo i miei pasticcini senza glutine nel caffè in tazza… posta sul tovagliolo, che funge da tovaglietta, per non macchiare la tovaglia.



4 commenti:

  1. Eh sì, con le parole ci sai proprio fare! Si legge tutto d'un fiato, per vedre come va a finire... si gusta ogni sillaba che trascina in un vortice di racconto fiabesco... gli sbandieratori sensesi dormono in un cassetto e - pensa tu! - non hanno mai fatto colazione!!! Spero che il tuo caffellate ti abbia dato la carica per questa meravigliosa giornata.
    xxooxxoo EuMom... aspettando che il Dad "alzossi e turnicossi"!!! (spiritosa me!)

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  2. Concordo con mammina, sei un portento con le parole sorellina...e il tovagliolo che funge da tovaglietta per non sporcare la tovaglia...lo mettiamo sempre anche noi!!!!
    Un bacione
    Mony

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    1. Sorellina!!!!! Che bello leggerti qui, sul blog!
      Grazie per essere passata a trovarmi. E grazie per il bellissimo complimento.
      Eheheheh, questi uomini e le loro tovagliette ;) :*

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